ŚĪRṢĀSANA, LA
“VERTICALE SULLA TESTA”
"Inversions cultivate the
yogic mind."
B.K.S. Iyengar

Śīrṣāsana è “il re degli
āsana”[1],
Il suo nome viene da
शीर्ष śīrṣa, “fronte”, “cima”, “cranio”,
“testa”, e आसन
āsana,
“postura”, “stare seduti”, "mantenere una postazione contro l'attacco del
nemico". In questo caso potremmo dire che il "nemico" è il
timore di cadere. Una volta assunta la posizione, se non ci si “arrende alla
gravità” e si contraggono i muscoli per reazione, naturale, alla paura del
vuoto, il corpo si flette, indietro o lateralmente.
Un trucco per
mantenere a lungo la posizione senza troppi problemi è non contrarre mai le
gambe, ma pensare di distenderle verso l'alto come se un raggio di energia o un
fluido uscisse dalla pianta dei piedi o dalla punta delle dita. Può essere di
aiuto immaginare di assorbire, inspirando, un’energia “positiva”, sotto forma
di un fluido denso come il mercurio del termometro, dal naso, indirizzarlo
verso l'addome (inspirando) ed espirarlo attraverso i piedi verso l’alto[2].
Nell’assumere la
posizione è importantissimo fare
attenzione all’allineamento delle lombari e delle cervicali che devono sempre
essere delicatamente allungate sia verso il basso che verso l'alto.
La compressione delle
cervicali in Śīrṣāsana,
può causare problemi anche di una certa gravità.
Prima di affrontarla consiglio di padroneggiare la
postura del Coniglio, o Śaśakāsana.
[1] Tratto da “Hathayoga, la
lingua perduta dei veggenti” – edizioni Aldenia, Firenze 2016
[2] Una tecnica più complessa consiste nell’inspirare il
fluido immaginario dal naso all’ombelico e dall’ombelico ai piedi attraverso il canale
esterno della gamba o passando per l'interno delle ossa (femore, tibia e
perone) espirando si conduce l'energia, attraverso il canale interno delle
gambe o il canale delle ossa, al bacino e quindi al sacro. Nella inspirazione
successiva si porta l'energia (l'attenzione) al punto al centro delle scapole
sentendo il torace che si allarga in tutte le direzioni e alle mani che
sostengono la testa. Espirando si ripercorre a ritroso il canale delle braccia,
si percorre mentalmente la zona cervicale, la nuca, la fontanella, per arrivare
al punto al centro della fronte. Da qui si ricomincia il ciclo.
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